Quali sono le categorie prioritarie nelle fasi iniziali?

  • Operatori sanitari e sociosanitari. Gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che privati accreditati, hanno un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da COVID-19. Ma anche di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Inoltre, è riconosciuto che la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari in prima linea aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario. 
  • Residenti e personale dei presidi residenziali per anziani. Un’elevata percentuale di residenze sanitarie assistenziali (RSA) è stata gravemente colpita dal COVID-19. I residenti di tali strutture sono ad alto rischio di malattia grave, a causa dell’età avanzata, la presenza di molteplici comorbidità e la necessità di assistenza per alimentarsi e per le altre attività quotidiane. 
  • Persone di età avanzata. Un programma vaccinale basato sull’età è generalmente più facile da attuare e consente di ottenere una maggiore copertura vaccinale. È anche evidente che un programma basato sull’età aumenti la copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di comorbidità aumenta  con l’età. Pertanto, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione rappresenta una priorità per la vaccinazione.

Vaccino anti-Covid. Il calendario in Sicilia: quando ci si potrà vaccinare e come prenotare

Il calendario del vaccino Covid: le 4 fasi

E’ iniziata domenica 27 dicembre la campagna vaccinale contro il coronavirus. Entro la fine del 2021, secondo le previsioni, il 70% della popolazione avrà fatto il vaccino: è questa la soglia individuata come minima per determinare l’immunità di gregge, pertanto occorrerà vaccinare almeno 40 milioni di persone.

Quattro le fasi del calendario di profilassi vaccinale. I riferimenti temporali sono indicativi, perché molto dipenderà dalla velocità di fornitura dei vaccini e da possibili ostacoli logistici. Attraverso l’Unione Europea, l’Italia riceverà complessivamente circa 200 milioni di dosi, quantitativi che contemplano una scorta di sicurezza che potrà essere utilizzata per gli eventuali richiami.

Fase 1: fino a marzo                                                                                                                                                                                  

Le categorie da vaccinare prima di tutte le altre sono quelle degli operatori sanitari e sociosanitari, degli ospiti e dei dipendenti delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa).

In Italia gli operatori sanitari e sociosanitari sono circa un milione e mezzo; personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani sono mezzo milione; anziani over 80 anni quasi quattro milioni e mezzo. I primi italiani a ricevere l’inoculazione corrispondono quindi in totale a quasi 6 milioni e mezzo persone.                                                                                    

Alle categorie dei sanitari in Sicilia appartengono 140 mila persone. gli anziani con più di 80 anni in Italia sono quasi 4,5 milioni, mentre in Sicilia sono 350 mila e potranno prenotarsi oppure attendere di essere chiamati dalle Asp e poi recarsi in uno dei centri vaccinali. Chi non è autosufficiente verrà contattato dalla Asp o dal proprio medico curante e poi verrà vaccinato a casa”.

Secondo il calendario, entro la primavera oltre alla fascia più alta degli anziani verranno vaccinati tutti coloro che lavorano in ospedali e pronto soccorso, il personale delle Usca e gli operatori che fanno i tamponi, medici e barellieri del 118 e operatori delle guardie mediche.

Fase 2: da aprile a giugno                                                                                                                                                           

In primavera scatterà la fase 2. “Dopo marzo spetterà a over 70, categorie fragili  e personale di uffici pubblici. La scuola non ha autonoma calendarizzazione così docenti e bidelli verranno vaccinati in base all’età o altre caratteristiche. Probabilmente da aprile a settembre quando ci saranno dosi per tutti. le Poste forniranno le dotazioni informatiche per la calendarizzazione e la registrazione dei vaccinati.

Fase 3: da luglio a settembre                                                                                                                                            

 A seguire, come indicato nel piano strategico, sarà il turno delle persone di età compresa tra 60 e 79 anni (13,5 milioni) e degli italiani affetti almeno da una malattia cronica (7,5 milioni). E poi, via via, di tutti gli altri, con priorità per il personale scolastico e le forze dell’ordine. 

Fase 4: da ottobre a dicembre                                                                                                                                               

Tutta la popolazione adulta che non è stata vaccinata nelle prime 3 fasi: dunque chiunque abbia più di 16 anni (il vaccino non è ancora ufficialmente approvato per i bambini), senza vincoli di età e di salute.

Cliccando sulla seguente immagine si possono ricevere informazioni in tempo reale sul numero di vaccini Anti Covid 19 somministrati per singola regione e categoria

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A CURA DELLA SEZIONE SCIENTIFICA SOLUMAN

Dott. S. Centamore (Microbiologo)

Dott. S. Cosentino, Dott. G. Grisiglione, Dott. C. Villa

FONTI:

1. AIFA (agenzia Italiana del Farmaco)- FAQ-Vaccinazione_anti_COVID-19_con_vaccino_Pfizer

2. RCP Vaccino a mRNA contro COVID-19 (modificato a livello dei nucleosidi) https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/comirnaty-epar-product-information_it.pdf

3. Ministero della Salute- www.salute.gov.it -Sito tematico del Ministero della Salute dedicato alle Vaccinazioni

4. Istituto Superiore della Sanità-Vaccini anti_COVID-19

5. SIMG- Documento SIMG 2020 SUL VACCINO ANTI-COVID19

6. Regione Toscana www.ars.toscana.it

Vaccini anti covid-19
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